Nunatak n. 66 – autunno 2022
Decolonizzare le Alpi, di Tavo Burat (Gustavo Buratti)
Pensieri in cammino… per un compagno recluso, di Salvanél
Legittimare l’estrattivismo: la Licenza sociale a operare, di Lara
Uno scoutismo libertario?, di Six
Tisane, sciroppi, tinture officinali.
Attrezzarsi contro i mali di stagione, di RapeRosse
Nunatak n. 57 – estate 2020
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«Tutte le mura cittadine, i castelli e le fortificazioni che si trovano nella regione devono essere abbattute e non devono esserci più in futuro delle città, bensì soltanto villaggi, affinché non esistano più differenze tra gli uomini».
(Michael Gaismair, Ordinamento regionale del Tirolo, 1526)
SOMMARIO
A carte scoperte. Critica della cartografia, di Livia
Fuochi nelle Alpi. Seconda parte: resistenza e identità, di Michela Zucca
Sulla frontiera occidentale, di M.
Forestiers a nos. Per ricordare Claudio Salvagno, di Marco Bailone
Progresso e sviluppo? Dighe in Val Nure!, di Loris Donazzi
La vis a pusa mentre ’l vin a musa, di “Libera Crota”
Il servizio sanitario partigiano in Piemonte, di Attilio Bersano Begey
Nunatak n. 56 – primavera 2020
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Nonostante le difficoltà di questo periodo “emergenziale” abbiamo voluto comunque uscire con la rivista per tempo, in questa strana primavera. L’abbiamo fatto proprio per raggiungere fisicamente i nostri lettori e le nostre lettrici, in un momento in cui tutto sembra volgere definitivamente verso il virtuale. Noi no. Per questo chiediamo a tutti gli amici e le amiche di Nunatak uno sforzo in più per far circolare queste pagine. Oggi più che mai, se passando di mano in mano serviranno a far rivedere delle persone, a incontrarne di nuove, a spezzare l’isolamento, a rompere divieti, ad aprire crepe in quella normalità a cui non vogliamo tornare, avranno raggiunto il loro scopo.
SOMMARIO
Editoriale. Il problema è la soluzione
5G, verso un controllo totalitario, di Resistenze al Nanomondo (Bergamo)
Fuochi sulle Alpi. Prima parte: ritualità e sussistenza, di Michela Zucca
Il materialismo della gioia, lettera di Manuel Oxoli (Carcere di Monza)
Agrafa: contro l’eolico industriale e la speculazione “verde”, da Apatris
Quintino e la “difficile resistenza” in Trentino Alto Adige, di Enzo Ianes
Trùc, un’esperienza in cammino, di Trùc (gruppo di escursionismo politico)
Bambù e barbecue… Saperi senza tempo né confini, di Lettore Anonimo
Nunatak n.54-55, autunno-inverno 2019-2020
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Dal Cile alla Guinea, dall’Iraq alla Catalunya, a Hong Kong, al Libano, e ancora Kashmir, Yemen, Siria… Il mondo è in fiamme. Che senso ha, verrebbe da chiedersi, continuare ostinatamente a battere i sentieri delle nostre così “piccole montagne”? Eppure è proprio quando un mondo esplode che possiamo raccogliere, tra le rovine, ciò che abbiamo seminato là dove siamo. È proprio quando un ordine si disgrega che quello che siamo riusciti a realizzare là dove siamo può fare la differenza tra un abisso di tirannia e guerra tra poveri o un nuovo cammino di comunità aperte e solidali. Sono entrambi dietro l’angolo.
SOMMARIO
La montagna come periferia, di Giobbe
L’acquavite, le norme e il signor Paul, di Yann Renoult
Quelli che il lupo…, di Irene Borgna
Pane e vino e la paga subito! Intervista a un vendemmiatore e a una vendemmiatrice stagionali
Franja, un ospedale partigiano in Slovenia, di Stecco
Hasankeyf, una diga contro le popolazioni, contro la natura e contro la storia,di Aldo Canestrari
Cantieri del TAV in Valsusa. Aggiornamento tecnico, di RadioNoTav