Nunatak n.54-55, autunno-inverno 2019-2020

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Dal Cile alla Guinea, dall’Iraq alla Catalunya, a Hong Kong, al Libano, e ancora Kashmir, Yemen, Siria… Il mondo è in fiamme. Che senso ha, verrebbe da chiedersi, continuare ostinatamente a battere i sentieri delle nostre così “piccole montagne”? Eppure è proprio quando un mondo esplode che possiamo raccogliere, tra le rovine, ciò che abbiamo seminato là dove siamo. È proprio quando un ordine si disgrega che quello che siamo riusciti a realizzare là dove siamo può fare la differenza tra un abisso di tirannia e guerra tra poveri o un nuovo cammino di comunità aperte e solidali. Sono entrambi dietro l’angolo.

SOMMARIO

Editoriale

Come su un guscio di noce bucato… Passaggi migratori e agricoltura di comunità, chiacchierata con Roberto Schellino

La montagna come periferia, di Giobbe

L’acquavite, le norme e il signor Paul, di Yann Renoult

Quelli che il lupo…, di Irene Borgna

Pane e vino e la paga subito! Intervista a un vendemmiatore e a una vendemmiatrice stagionali

Franja, un ospedale partigiano in Slovenia, di Stecco

Hasankeyf, una diga contro le popolazioni, contro la natura e contro la storia,di Aldo Canestrari

Cantieri del TAV in Valsusa. Aggiornamento tecnico, di RadioNoTav

La bon-a bataja, di Tavo Burat

Nunatak n. 41 – inverno 2015/2016

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SOMMARIO

Editoriale

Il prodotto di qualità non è una soluzione (Giobbe)

A sud delle nuvole (Gabra)

Perché brucia la Sardegna? (Costantino Cavalleri)

Gente che non si piega. Appunti, tra storia e mito, sui Salassi (Achtung)

Dove torna il selvatico (Davide)

Sulle deportazioni dei migranti nelle località di montagna (Lele Odiardo)

Da leggere: Bianca Bonavita, Humus. Diario di terra, Pentagora

Nunatak n. 33-34 – inverno-primavera 2014

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SOMMARIO

Editoriale

Fatevi pecore, il lupo è pronto (Autori vari)

Un’elvetica vendetta (Intervista a cura di Francesco Bonsaver)

Il Medio Evo della gente delle montagne (Michela Zucca)

Punk d’alta quota in Nepal (Intervista a cura della redazione di Nunatak)

La prima guerra mondiale nel nord dei Paesi Baschi. Tra sacrificio e diserzione (Sales Santos Vera)

Ferro e fuoco (Tusnina)

Cari amici di valle e di città (Niccolò e Mattia)

Sui sentieri dei briganti del Pollino (Indio)

Vajont, 9 ottobre 1963: strage di Stato. Tra ritagli di memoria e singolari